tDCS
STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA
TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA FUMO
INDOLORE - SENZA RICOVERO - BREVE DURATA - PRIVA DI EFFETTI COLLATERALI
TRATTAMENTO PSICOLOGICO INCLUSO
PRIMO CENTRO IN SARDEGNA PER LA STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA
Trattamento senza farmaci della dipendenza da cocaina, dipendenza da cannabis, dipendenza da caffeina, dipendenza da nicotina, dipendenza da alcol, ecc)
E’ noto come i disturbi da dipendenza siano difficili da trattare. Gli studi dimostrano che esiste una ridotta capacità cognitiva nel controllare il “craving“, ovvero la necessità impellente che si prova nel fare ricorso all’uso di una sostanza o di un comportamento dal cui siamo dipendenti. Questa ridotta capacità cognitiva di controllo si riflette in una variazione nell’attività di una specifica area del cervello, la corteccia prefrontale (DLFPC).
Attraverso la stimolazione con la tDCS è possibile ottenere la riduzione del craving, dunque una diminuzione del desiderio di ricorrere all’uso di cannabis e della sigaretta.
Alcuni riferimenti scientifici: Lefaucheur JP et al. 2017, Klauss J et al. 2018, Coles AS et al. 2018, Batista E et al. 2015
DIPENDENZA DA FUMO
Il fumo è la principale causa di morte prevenibile in tutto il mondo ed è stato incluso nella classificazione internazionale delle Malattie (ICD) dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dal 1992.
Uno dei motivi di insuccesso nella lotta contro il fumo è il potente effetto della nicotina sul cervello, in particolare sul sistema della gratificazione, correlato alla incapacità di ridurre volontariamente l'uso di droghe nonostante la consapevolezza delle sue potenziali conseguenze catastrofiche (Koob e Le Moal, 2008).
Uno dei sintomi più importanti e anche il più grande ostacolo allo smettere di fumare è il craving da nicotina, cioè il forte impulso a fumare (Wray et al., 2013). Recenti studi di neuroimaging hanno evidenziato che la corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra (CPDLS), rappresenta il locus di attivazione relativo alla patogenesi del craving, e gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del craving e nel controllare la risposta inibitoria ad esso associata (Hartwell et al., 2011), cioè la capacità e la volontà di resistere nel fumatore. Più specificamente, per i fumatori, si pensa che essa sia alla base del controllo del desiderio e della gratificazione associata al piacere di fumare (Hartwell et al., 2011).
Diversi studi hanno inoltre dimostrato, tramite l’utilizzo di strumenti di neuroimaging come la risonanza magnetica, che le persone con una dipendenza cronica da nicotina hanno un volume ridotto di sostanza grigia associata alla corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra (Zhang et al., 2011). Ciò è quindi indicativo di una ridotta concentrazione di corpi cellulari (di cellule nervose) in questa zona.
La tDCS è risultata essere una delle tecniche più efficaci nel ridurre la dipendenza da nicotina, riducendo il craving, il consumo di sigarette e l’impulsività legata al consumo (Fregni et al., 2008).
Diversi studi di neuroimaging hanno dimostrato come, dopo un ciclo di trattamento con tDCS, il volume di sostanza grigia in questa zona del cervello viene ripristinato (Vitor de Souza Brangioni, et al., 2018), con conseguenze positive relative alla diminuzione del craving, alla riduzione e alla remissione del consumo di sigarette in modo stabile nel tempo.
In questo contesto, l’integrazione della tDCS all’interno di un percorso psicoterapeutico strutturato si dimostra particolarmente utile nel trattamento della dipendenza da fumo. La stimolazione transcranica agisce sulle aree cerebrali coinvolte nella regolazione del craving, nel controllo degli impulsi e nella motivazione al cambiamento, sostenendo attivamente i processi cognitivi e comportamentali promossi dalla CBT.
L’utilizzo della tDCS da parte dello psicologo è pienamente Conforme a quanto previsto dall’art. 1 della Legge 56/1989, che riconosce allo psicologo la competenza nell’impiego di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, l’abilitazione e la riabilitazione psicologica. L’intervento si svolge sempre in un contesto supervisionato, dopo una valutazione clinica accurata e con il consenso informato del paziente, nel pieno rispetto del Codice Deontologico (art. 3, 5, 6).
DISCLAIMER
L'utilizzo della tDCS (stimolazione transcranica a corrente diretta) è riservato a professionisti sanitari adeguatamente formati, in possesso di competenze specifiche e aggiornate. L'intervento viene sempre integrato in un percorso terapeutico strutturato e supervisionato, preceduto da una valutazione clinica e accompagnato dal consenso informato.
La tDCS non rappresenta un'alternativa autonoma alla psicoterapia o alla farmacoterapia, ma uno strumento di neuromodulazione impiegato in sinergia con approcci psicologici evidence-based, in conformità con l’art. 1 della Legge 56/1989, che attribuisce alla professione la competenza nell’utilizzo di strumenti di intervento per la prevenzione, l’abilitazione e la riabilitazione psicologica. Inoltre, il trattamento avviene sempre in un contesto supervisionato, dopo accurata valutazione clinica e con il consenso informato, nel rispetto delle norme deontologiche vigenti e con il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.
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